Internet nella vita quotidiana

Lo sviluppo di internet e la sua diffusione inizialmente nel mondo del lavoro, ha successivamente cambiato profondamente anche la sfera della vita privata, entrando nella quotidianità, perchè il suo utilizzo consente all’individuo di essere solo ma contemporaneamente non solo. Il diffondersi degli strumenti che la tecnologia offre come smartphone, tablet, pc, pur riconoscendone la loro utilità, se non ben governati rappresentano il filo di comunicazione ininterrotta e nociva con il mondo della rete. L’utilizzo improprio della rete può favorire dipendenza psicologica e creare gravi problemi alla salute; numerosi sono gli studi e ricerche scientifiche che oggi pongono la loro attenzione su l’utilizzo di questi “nuovi” strumenti di comunicazione il cui utilizzo intensivo può condurre a sviluppare uno stato di dipendenza da internet, I.A.D (Internet   Addiction  Disorder), diagnosticata dallo psichiatra Tonino Cantelmi   nel 1998.  Gli studi scientifici che negli anni a seguire si sono occupati di questa tematica indicano alcuni comportamenti correlati con l’uso improprio o abuso della rete quali nervosismo e contrarietà per presenza di problemi tecnici di rete; la rinuncia a relazioni con amici, il mentire agli altri circa il tempo che si passa su internet e nei ragazzi la stanchezza fisica e mentale che invalida il rendimento scolastico; inoltre, disturbi del sonno, dolori alla schiena, stanchezza, mal di testa ed altro ancora.

Dalla rilevazione “Aspetti della Vita Quotidiana”, annualmente condotta dall’Istat sulla   popolazione costituita  dalle famiglie residenti in Italia e dagli individui che le compongono, (escluse le persone che risiedono in istituti di convivenza) per la regione Umbria emerge, nel 2017, che  le famiglie che dispongono di un collegamento in internet sono stimate in 270 mila e rappresentano il 69,6 % della popolazione, valore inferiore di circa 4 punti percentuali rispetto all’area del Centro e circa 2 punti dal valore nazionale (fig. 1).

 

Nel 2016 la percentuale di famiglie che avevano un collegamento a internet era il 69,0% contro il 69,6% del 2017, incremento che si verifica  anche per l’area di Centro e a livello nazionale (Graf. 1).

 

 

Da ciò ne deriva che le famiglie che non dispongono di un collegamento ad internet in Umbria sono circa 118 mila, e di queste il 20,3% adduce il motivo della non utilità e 65,3 % l’assenza di competenza nell’utilizzo (Graf. 2).

A fronte del 69,6% delle famiglie che hanno un collegamento ad internet, le persone di 6 anni e più che dichiarano di utilizzarlo, in Umbria, rappresentano il 64,4%, valore inferiore rispetto a quello registrato per l’area centrale e al dato nazionale (Graf. 3); in relazione alla frequenza di utilizzo, per l’Umbria, si ha un utilizzo quotidiano per il 47,0%, per il 14,8% una o più volte nella settimana. In relazione alla tipologia di utilizzo l’utente umbro di 6 anni e più, per il 49,9% dei casi, lo utilizza per giocare o scaricare giochi, immagini, film e musica, per 30,9% dei casi per caricare contenuti di propria creazione e per condividerli, per il 29,4% usare servizi di archiviazione, nel 57,7% dei casi per consultare un wiki (Graf.4).