“CONTRIBUTO UNIFICATO ED ENTI DEL TERZO SETTORE”: LA NOSTRA LETTERA A MATTARELLA

“CONTRIBUTO UNIFICATO ED ENTI DEL TERZO SETTORE”: LA NOSTRA LETTERA A MATTARELLA

 

Roma, lì 30/11/18

Illustre
Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
p.c.
Cons. dott. Ugo Zampetti
Segretario Generale
Palazzo del Quirinale,
00187 Roma – Piazza del Quirinale
PEC: protocollo.centrale@pec.quirinale.it
Mail: presidenza.repubblica@quirinale.it

Oggetto: contributo unificato ed Enti del Terzo Settore

Illustre Presidente,
le esponenti Associazioni si permettono di segnalare alla Sua attenzione un tema che attanaglia e che sta mettendo in ginocchio tutti gli enti del terzo settore (ex ONLUS), che si vedono costretti a ricorrere allo strumento dell’azione giudiziaria per tutelare i diritti fondamentali dei cittadini.
La giurisprudenza della Corte di Cassazione e del Consiglio di Stato ha affermato il principio secondo cui le associazioni dei consumatori perseguono l’interesse comune all’intera categoria ad ottenere una pronuncia di accertamento su aspetti quali l’esistenza dell’illecito, della responsabilità, del nesso causale fra l’illecito e il danno, dell’esistenza e dell’entità potenziale dei danni (a prescindere dalle peculiarità delle singole posizioni individuali), problemi la cui soluzione torna a vantaggio di tutti i consumatori, sollevando ognuno di essi dai rischi e dagli oneri inerenti all’iniziativa singola e dalle remore ad agire individualmente in giudizio che potrebbero derivare dalla consapevolezza della disparità dei rapporti di forza. […] “allo scopo non di sostituirsi alle iniziative dei singoli, ma di spianare ad esse la strada, tramite il superamento degli ostacoli di ogni genere di cui tale strada potrebbe essere disseminata, ove ad agire fosse il singolo: non ultimo quello insito nelle remore del cittadino isolato ad affrontare costose controversie per somme relativamente modeste, nei confronti di avversari agguerriti.”, così Cass. N. 17351/2011.
Il Dr. Giorgio Giovannini, Presidente del Consiglio di Stato, durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario 2013, ha rilevato che per il Consiglio di Stato ed i Tar vi è stata una riduzione dell’arretrato di circa il 60%. Tale riduzione – “sospetta” – sarebbe imputabile in gran parte agli eccessivi oneri derivanti dall’aumento considerevole del contributo unificato che di fatto mette in seria discussione il principio di effettività della tutela giurisdizionale.
La situazione, però, nel corso degli anni, non è migliorata, al punto che il Presidente del TAR Valle d’Aosta, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2018, ha dichiarato che «I costi della giustizia sono una “gabella” che affligge la popolazione in maniera esagerata», «Un’esagerata tassazione provoca un’inammissibile denegata giustizia».
Questa denuncia non si limita a fotografare la situazione della Valle d’Aosta ma riguarda l’intero territorio nazionale.
Secondo il Codacons, per il 70% degli italiani i costi della giustizia sono eccessivi ed impediscono l’esercizio dei propri diritti. In base alle ultime stime 1,5 milioni di cittadini hanno rinunciato ad intentare una causa in tribunale nell’ultimo triennio, non potendo affrontare le relative spese di giudizio.
Ad oggi, però, i preposti Uffici delle diverse Autorità Giudiziarie continuano ad interpretare la normativa vigente, nel senso di non riconoscere il diritto all’esenzione dal pagamento del contributo unificato in relazione ai ricorsi presentanti dalle (ex) ONLUS.
Per le ragioni di cui sopra, atteso il vulnus ai principi di uguaglianza, non discriminazione, di accesso alla giustizia e di protezione dei consumatori, le Associazioni dei consumatori rappresentative a livello nazionale ex art. 137 del codice del consumo, riunite nel Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti, hanno elaborato un documento a firma del Presidente del CNCU, che si allega, con una proposta emendativa, volta a definire, una volta per tutte, la necessità di modificare l’art. 82 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017 n. 117, codice del terzo settore, e la normativa sul contributo unificato (d.P.R. 30.05.2002 n. 115,Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di giustizia) nel senso di stabilire l’esenzione del pagamento del contributo unificato in capo agli enti del terzo settore, per i giudizi instaurati, innanzi a qualsiasi Autorità giudiziaria, nel perseguimento dei propri fini statutari, in materia di tutela di interessi e diritti di rilevanza collettiva di cui al Decreto legislativo n.206 del 2005 e nelle materie di interesse generale di cui all’art. 5, comma 1, lettere F e W del Decreto Legislativo 117 del 2017.
Ci permettiamo di chiedere, dunque, attesa la Sua notoria sensibilità su questi temi, un Suo intervento di moral suasion, nel rispetto dei principi della nostra Carta costituzionale, nei confronti del Governo e del Parlamento affinché venga approvata questa proposta, una modifica legislativa semplicemente interpretativa della normativa in materia (tenuto anche conto di quella precedentemente vigente), resasi necessaria dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 117 del 2017.
Nel contempo invitiamo questo ecc.mo Presidente a controllare tutti gli emendamenti governativi come Sua prassi e dovere per verificare che abbiano effettivamente la copertura finanziaria e non siano a favore di lobby o di distruzione di beni ambientali patrimonio della collettività come è stato per la legge di sanatoria di Ischia.

Con osservanza
Il CdP Codacons
Carlo Rienzi – sede Roma – Regione Lazio
Marco Ramadori – sede Roma – Regione Lazio
Marco Maria Donzelli – sede Milano –Regione Lombardia
Gianluca Di Ascenzo – sede Roma – Regione Lazio

Il Codacons

L’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi

L’Associazione Articolo32-97

E con il sostegno del CNCU in particolare
ADOC
CITTADINANZATTIVA
CODICI
FEDERCONSUMATORI
UDICON

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