Il gioco legale

Il gioco legale in Italia

Il gioco d’azzardo oggi rappresenta un’ attività molto diffusa che, a livelli e modalità diverse, interessa una parte significativa della società; attività in parte priva di conseguenze ma anche portatrice di forme di disagio psicosociale, fino a giungere a forme patologiche di dipendenza da gioco, spesso correlate a sofferenze finanziarie.
Infatti, il 18 giugno 2018, l’OMS ha riconosciuto ufficialmente la dipendenza da videogame come una patologia. Il Gaming Disorder è stato infatti inserito nel capitolo sulle patologie mentali dell’International Classification of Diseases (ICD), l’elenco ufficiale delle malattie. Secondo il nuovo elenco, che contiene oltre 55mila diverse malattie, la dipendenza da gioco digitale consiste in “una serie di comportamenti persistenti o ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi della vita”.
La diffusione territoriale e le diverse modalità di gioco offerte contribuiscono a fare entrare il gioco, in forma occasionale o sistematica, nella quotidianità e per giocare, forse vincere, è necessario essere consapevoli che la vincita è determinata dalla casualità. In alcuni casi il fattore distensione, divertimento e con leggerezza tentare la fortuna può lasciar posto all’irritazione, all’agitazione, al porre altre attività e obblighi in secondo piano, nonché sfuggire ai problemi, mettere a rischio amicizie, l’economia personale e famigliare, sfuggire la realtà, avere disturbi di concentrazione o rendimento, ansia, insonnia.
Sulla base dei dati provvisori pubblicati dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in Umbria nel primo semestre 2017 il denaro speso, ovvero la differenza tra la raccolta e le vincite, verificatesi sul territorio regionale è stata pari a circa 129 milioni di cui il 61,7% afferenti alle macchinette, il 18,9%, lotterie istantanee compresi i gratta e vinci, l’11,6% al lotto, il 2,6% al super enalotto – superstar, super enalotto, win for life.., il 2,5% al totocalcio, totogol, big race, big match.., lo 0,9% è rappresentato dalle scommesse virtuali e lo 0,8% dal bingo (Graf.2).