TLC: TIM ADDEBITA A CLIENTI AUMENTO TARIFFE DELL’8,6% NONOSTANTE BLOCCO IMPOSTO DALL’ANTITRUST CODACONS INVIA SEGNALAZIONE AD AGCOM E ANTITRUST, VERIFICARE OPERATO DELLA COMPAGNIA TELEFONICA. SUBITO RIMBORSI PER MAGGIORI SOMME ADDEBITATE IN BOLLETTA

Nonostante il blocco degli incrementi tariffari imposto dall’Antitrust lo scorso 21 marzo a seguito di denuncia del Codacons che segnalava la possibile esistenza di un cartello tra operatori telefonici, Tim avrebbe già applicato ai propri clienti l’aumento dell’8,6% sospeso dall’Autorità.
Lo denuncia oggi il Codacons, che nelle ultime ore sta ricevendo le segnalazioni dei clienti della compagnia telefonica che avrebbero registrato rincari a loro carico.
“Tim è l’unica compagnia che, per la telefonia mobile, ha anticipato il passaggio alla bolletta mensile al 5 marzo, avvertendo che la prima bolletta successiva avrebbe contenuto le variazioni tariffarie – spiega il Codacons – E così è stato, in base alle denunce degli utenti delle ultime ore che segnalano aumenti dell’8,6% sui propri piani tariffari. Ma l’Antitrust lo scorso 21 marzo ha sospeso tali rincari, per cui la politica commerciale messa in atto da Tim sulla telefonia mobile apparirebbe in piena violazione delle disposizioni dell’Autorità.
Presentiamo oggi stesso un esposto urgente all’Agcom e all’Antitrust affinché accertino l’operato della Tim e verifichino l’applicazione di rincari sulla telefonia mobile nonostante il blocco imposto dall’Autorità per la concorrenza – spiega il Codacons – E’ evidente che Tim deve ora rimborsare ai propri clienti qualsiasi aumento disposto o addebitato prima dell’entrata in vigore della delibera Antitrust dello scorso 21 marzo, perché in caso contrario potrebbero configurarsi fattispecie di natura penali quali i reati di truffa e Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

Related posts

Leave a Comment