2019a- Marchi di qualità italiani e stranieri

Marchi di qualità italiani e stranieri

Il marchio è lo strumento per differenziare i prodotti alimentari, per la gestione del prezzo e della strategia di comunicazione e quindi per il marketing. In sintesi il marchio è di fatto un brevetto che contraddistingue il prodotto o il servizio e tutela il logo associato al prodotto.

In Europa,  l’Italia è il Paese che nel settore alimentare  ha il maggior numero di denominazioni protette, così che numerosi sono i prodotti alimentari che rappresentano il Made In Italy.

I marchi di qualità dei prodotti alimentari che più frequentemente troviamo nella nostra produzione enogastronomica sono:

DOP – Denominazione di origine protetta

E’ un marchio di tutela giuridica della denominazione che viene attribuito dall’Unione Europea agli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono stati prodotti.

DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita

È un marchio che viene attribuito ai vini DOC, riconosciuti tali da almeno 5 anni, di “particolare pregio qualitativo” e di notorietà nazionale e internazionale. Questi vini vengono sottoposti a controlli più severi, debbono essere commercializzati in recipienti di capacità inferiore a 5 litri e portano un contrassegno dello Stato che dà la garanzia dell’origine, della qualità e che consente di numerare le bottiglie.
La legge impone che sulle etichette ci siano le seguenti informazioni:
Nome della regione da cui provengono i vini
Nome o ragione sociale dell’imbottigliatore unitamente alla menzione del Comune e dello Stato membro in cui l’imbottigliatore ha la propria sede principale;
Volume nominale in litri, centilitri o millilitri;
Titolo alcolimetrico effettivo;
Lotto di produzione che identifichi il vino prodotto o confezionato in condizioni identiche.

DOC – Denominazione di Origine Controllata

Viene attribuito ai vini prodotti in zone delimitate, di solito di piccole e medie dimensioni, con indicazione del loro nome geografico. Di norma, il nome del vitigno segue quello della Doc e il disciplinare di produzione è piuttosto rigido. I vini Doc sono immessi al consumo soltanto dopo approfondite analisi chimiche e sensoriali.

IGP – Indicazione geografica protetta

Marchio di origine che viene attribuito dall’Unione Europea ai prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità e/o caratteristica dipende dall’origine geografica.

PAT – Prodotti Agroalimentari Tradizionali

Rappresentano un biglietto da visita dell’agricoltura italiana di qualità. Con il termine s’intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.

STG – Specialità tradizionali garantita

E’ il riconoscimento ai sensi del Reg. UE n° 1151/2012, del carattere di specialità di un prodotto agroalimentare che per caratteristiche qualitative e di tradizionalità si distinguono da prodotti simili.

BIO – Agricoltura Biologica

I consumatori che comprano i prodotti che portano il logo europeo BIO possono essere certi che almeno il 95% degli ingredienti sono stati prodotti con metodo biologico conformi alle regole del piano ufficiale di ispezione. Il prodotto biologico proviene direttamente dal produttore o è preparato in una confezione sigillata, porta il nome dell’addetto alla lavorazione, del produttore o del venditore e il nome del codice dell’organismo di ispezione

Presidi Slow Food

Discorso a parte va fatto per i Presidi Slow Food, che sostengono le piccole produzioni eccellenti che rischiano di scomparire, valorizzando territori, recuperando mestieri e tecniche di lavorazione tradizionali, salvando dall’estinzione razze autoctone e antiche varietà di ortaggi e frutta.

Marchi di qualità rilevati su alcuni prodotti del paniere

La sigla IGP (Indicazione Geografica Protetta) identifica un prodotto le cui caratteristiche dipendono dall’area geografica di origine. In questo caso, però, a differenza della DOP è sufficiente che una sola tra le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione avvenga nell’area geografica delimitata. In altre parole, un prodotto IGP può essere ad esempio preparato in una determinata area geografica, ma con una materia prima che ha una diversa origine.  

igp
msc

Marine Stewardship Council (MSC) è un’organizzazione internazionale non-profit nata per affrontare il problema della pesca non sostenibile con lo scopo di garantire l’approvvigionamento di prodotti ittici anche per il futuro. Lo standard della catena di custodia MSC garantisce che i prodotti della pesca sostenibile certificati MSC siano tracciabili e separati da prodotti non certificati. Le attività di pesca sono valutate da certificatori indipendenti accreditati, chiamati Conformity Assessment Bodies (CAB), detti anche organismi di certificazione e visionano che le aziende di pesca adottino comportamenti sostenibili per tutto l’ecosistema marino.

ICEA è un consorzio senza fini di lucro, controlla e certifica diverse migliaia di aziende che svolgono la propria attività nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente, tutelando la dignità dei lavoratori e i diritti dei consumatori. L’iter di certificazione prevede la verifica da parte di ICEA che i prodotti o i servizi messi in commercio siano conformi alle norme del biologico o ad altri disciplinari volontari di prodotto o servizio.

icea
ue

Il logo biologico UE può essere utilizzato solo sui prodotti che sono stati certificati come biologici da un organismo o un’agenzia di controllo autorizzata. Ciò significa che hanno soddisfatto condizioni rigorose per la produzione, il trattamento, il trasporto e l’immagazzinamento.